
Queste macchinine hanno avuto il
loro boom negli ultimi anni, con una produzione cresciuta in modo
esponenziale ed un import export talvolta ai limiti della legalità.
In Italia sono state messe sotto accusa più volte, sono
stati effettuati sequestri di macchinari che violavano le leggi
statali, ciò nonostante la popolarità non è
diminuita e la diffusione è andata in aumento. Solo con
l'avvento dei casinò online il fenomeno si è un
po' allentato ma sicuramente non è stato risolto in quanto
gran parte dei giocatori che frequentavano i bar o altri posti
alla ricerca dei macchinari da videpoker si ritrovano ora davanti
ad un pc in qualche casinò online, magari anche illegalmente.
Il videopoker, sia quello giocato
dalle macchinine indipendenti che quello giocato presso i casinò
online, hanno all'incirca le stesse caratteristiche, si tratta
di mani singole di poker a carte scoperte, il giocatore riceve
5 carte e può scegliere quali tenere, le altre gli vengono
cambiate con delle nuove carte e lo scopo è quello di mettere
a segno uno dei punteggi del poker che danno diritto ad un premio.
In passato alcuni videopoker erano presenti in alcuni esercizi
pubblici ottemperando al fatto che i premi pagati non venivano
elargiti in denaro contante ma ad esempio in buoni di consumo
ma ciò non fu sufficente a vietarne ben presto l'utilizzo,
molti gestori infatti pagavano in nero le vincite ai giocatori
invece di utilizzare i suddetti buoni di consumo.
La macchina è molto semplice,
è dotata del monitor nel quale vengono visualizzate le
carte, una pulsantiera con cinque bottoni, uno per ogni carta,
che servono per decidere quali carte cambiare, il pulsante per
la distribuzione delle carte, il pulsante per aumentare la puntata
in corso, un pulsante che serve per effettuare direttamente la
puntata massima consentita. Nello stesso monitor, o a volte a
lato del monitor in un quadro fisso, vi sono le diverse combinazioni
che si possono realizzare e quanto ognuna di esse viene pagata.